Il Caso del DVD spaccato

Started by Fabioamd87, March 07, 2006, 03:47:23 PM

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Fabioamd87

Ecco una lettera giunta alla redazione di punto informatico riguardo un utente che dopo ripetuti utilizzi si trova con il DVD del gioco gta in mille pezzi.

http://punto-informatico.it/p.asp?i=58034
QuoteSe il DVD si spacca in due:
Cosa succede quando il disco con un prezioso videogioco diventa inutilizzabile a causa di una confezione troppo rigida? Può accadere di chiedere inutilmente una sostituzione

Roma - Caro Punto Informatico, scrivo per raccontare un'esperienza che mi ha aiutato a capire, più di quanto avevo capito leggendo in giro, in quale misera considerazione sono tenuti i diritti degli utenti di prodotti software in Italia.

Nell'agosto del 2005 mi sono deciso a comprare GTA San Andreas per PC, su un negozio Ebay che mi ha emesso regolare fattura.
Dopo qualche mese di felici stragi per le strade di Los Santos, Las Venturas e San Fierro, è comparso un problema imprevedibile: estraendo il DVD dalla confezione, l'ho ritrovato spaccato all'interno. Praticamente la pressione del perno su cui s'infila il disco attorno alle pareti interne del DVD, è tale da rendere necessario uno sforzo di estrazione che il supporto, non di primissima qualità, alla lunga non sopporta.

Mi sono rivolto alla Take2 Italia, la quale mi ha subito rimandato al venditore. Il venditore, un non professionista di Ebay con un sacco di feedback, a sua volta mi ha rimandato alla casa madre, perché a suo dire nessuno gli ha mai cambiato un gioco in garanzia.

Take2, dopo giorni di attesa, e malgrado avessi chiesto esplicitamente di non costringermi a litigare col venditore, mi ha di nuovo rimandato al venditore. È lui - dicono - a dover fare la sostituzione. Il problema è: dato che non rientra nell'elenco distributori Take2, sarà necessario contattare il suo distributore sperando che almeno lui compaia in qualche registro della Take2. In caso contrario, il giro si allunga ulteriormente. In poche parole: la Take2 non ritirerà mai un gioco dalle mie mani, ma solo dal rivenditore autorizzato Take2 che ha originariamente messo in giro quel gioco, Dio sa dove e quando.

Intanto io me ne sto da un mese senza gioco, senza essermi potuto fare una copia di backup a causa dei sistemi anticopia, e tutto ciò che posso fare è sperare che lo scaricabarile si concluda in fretta.
Il rimedio più veloce? Un NoDVD crack. Ormai per esercitare i diritti che la legge garantisce, bisogna fare ricorso alla pirateria.

Spero che questa mail aiuti chi si accinge a comprare un gioco originale, a capire che per il prezzo che paga può non valergli alcuna assistenza in caso di problemi. Come se con 30-40 euro, invece di acquistare la licenza di fruire di un software nei limiti di legge, si fosse comprato nient'altro che un DVD colorato.

Alessio D.

Gentile Alessio
abbiamo girato le tue perplessità a Take2 Italia per ragionare assieme all'azienda su questi problemi, che certo riguardano molti produttori, non solo di videogiochi, ma anche di software e altri contenuti più in generale. Contiamo quindi prossimamente di poter approfondire ulteriormente le politiche industriali della celebre società videoludica.
Per ora ti rinvio ad un approfondimento legale sulle vendite online che indica, in caso di prodotto difettato, la possibilità di richiedere a chi te lo ha venduto la sua sostituzione. E questo per due anni dopo la vendita.
A presto, La redazione

ed ecco la risposta, a parer mia non condivisibile di Take2

http://punto-informatico.it/p.asp?i=58197&r=PI
QuoteDVD spaccato? Parla Take Two Interactive:
L'azienda risponde al caso segnalato da un lettore e spiega come tutti i supporti utilizzati per la distribuzione siano garantiti. Rimangono aperte alcune domande che non riguardano l'azienda ma il Legislatore, domande sui diritti del consumatore

Roma - A seguito della recente missiva di un lettore di Punto Informatico, alle prese con il DVD di un videogioco che ha trovato spaccato dopo averlo usato a lungo, Take Two Interactive Italia spiega nel dettaglio perché, a suo parere, quel DVD non doveva essere sostituito dal produttore, che peraltro non ha venduto direttamente il gioco all'utente, né lo ha fatto uno dei propri partner della sua rete commerciale.

"Spett.le Punto Informatico - scrive l'azienda - in primo luogo confermiamo come siano limitati i casi di difetti di CD quali supporto dei videogiochi da noi distribuiti. Questo perché in ogni fase della produzione, vengono applicati rigorosissimi controlli, affinchè il prodotto finito rispetti appieno i requisiti qualitativi necessari alla sua commercializzazione".

Si tratta di un'esigenza prioritaria, evidentemente, se si considera la garanzia posta proprio sull'assenza di difetti del supporto, come si evince dal manuale di gioco:

"il proprietario garantisce che il supporto originale contenente il software è privo di difetti nei materiali e nella lavorazione, in caso di uso normale per un periodo di novanta (90) giorni dalla data di acquisto, comprovata da una ricevuta. Se, per qualsiasi ragione, l'utente finale dovesse riscontrare difetti nel supporto o non riuscisse a installare il software sul computer o portatile, può riportare il software e il materiale di accompagnamento al luogo di acquisto per un rimborso totale. Questa garanzia non è applicabile in caso di danni causati al software per sbaglio o per abuso".

Come a dire, dunque, che se il cliente avesse riscontrato un difetto nella confezione avrebbe potuto facilmente ottenere la sostituzione. Invece ha trovato il DVD spaccato a diversi mesi dall'acquisto e dopo numerosi utilizzi.

È peraltro ovvio che un uso maldestro del prodotto potrebbe aver causato la rottura. Ma non così la pensa il lettore, secondo cui il problema è legato alla difficoltà dell'estrazione del disco dalla confezione del DVD: come dire che, alla lunga, la pressione esercitata per estrarre il DVD avrebbe causato la rottura. Si tratta a suo dire, dunque, di una rottura causata da un difetto presente nella confezione, ma è un difetto segnalato ben al di là dei termini di garanzia. Non solo, sottolinea l'azienda:

"Anche nel nostro codice civile, l'articolo 1519-ter dispone che il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita, presumendo come i beni siano conformi al contratto qualora sussistano le seguenti circostanze: idoneità all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo; conformità alla descrizione effettuata dal venditore nonché coincidenza delle qualità che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello. Si esclude, comunque, che possa essere invocato dal consumatore il difetto di non conformità qualora lo stesso fosse a conoscenza del difetto o comunque non potesse ignorarlo usando l'ordinaria diligenza o se il difetto di conformità derivasse da istruzioni o materiali forniti dal consumatore stesso".

Va detto poi, come già riportato da PI, che il riferimento per una eventuale sostituzione del DVD avrebbe dovuto essere non il produttore del videogioco ma il venditore che, in questo caso tramite eBay, aveva piazzato il titolo videoludico. Tutto questo secondo le attuali normative sul commercio di questo genere di prodotti, che in un caso del genere sembrano escludere qualsiasi responsabilità per il produttore. Ma va da sé che proprio queste normative suscitano da lungo tempo domande che non hanno ancora trovato risposta e che riguardano da vicino i diritti dei consumatori.

Le polemiche di questi giorni sull'equo compenso continuano infatti a mettere in luce un'anomalia che viene denunciata da anni, ovvero la presenza di una "tassa" sui supporti vergini nata per "compensare" i diritti "persi" sull'eventuale copia privata di contenuti protetti dal diritto d'autore. Contenuti però che - come accade con la stragrande maggioranza dei videogiochi - non possono essere copiati perché protetti da specifiche tecnologie anticopia che è illecito bypassare.

Eppure, un supporto come un CD o un DVD è nel tempo soggetto ad usura: non si dovrebbero dunque obbligare i produttori a fornire copie gratuite a chi ha già acquistato un software o un videogioco? Non dovrebbero essere venduti titoli con più copie dello stesso prodotto come accadde con una vecchia provocazione di Claudio Cecchetto? Non sarebbe il caso di mettere in dubbio la liceità delle tecnologie anticopia?

Secondo me questa cosa è inaccettabile, prima di tutto si viola la libertà di fare un backup del videogioco regolarmente acquistato, inoltre non si fornisce nessuna garanzia del supporto che forniscono in confezioni pessime  <_<
voi che ne pensate a riguardo?

Luk

Errare humanum est, perseverare diabolicum. :P

alemale

fabio io invece non sono completamente d'accordo con te....mi sembra un po ''tirata'' questa cosa della confezione troppo rigidaper cui l utente in questione ha dovuto forzare piu e piu volte il cd per estrarlo:forse non ha tutti i torti,ma cazzose la confezione fa cosi schifo mettilo da un'altra parte quel benedetto cd!!!!qua si parla anche di buonsenso....il prodotto in realtà non era assolutamente difettoso....

Fabioamd87

bhe questo è vero, ma a volte capita anche a me di comprare cd o dvd che non ne vogliono sapere di uscire dalla loro custodia, e questo mi fa innervosire perche sempre con i piu preziosi succede...
bhe in ogni caso se il dvd si è danneggiato era suo diritto che gli venisse restituito in quanto lui non ha comprato il dvd, ma bensi la licenza e quindi puo avere tutti i supporti che vuole.
Inoltre qui c'è da parlare della copia di backup, cosa che, se non c'erano le protezioni tutto questo non avveniva...

alemale

Quotebhe questo è vero, ma a volte capita anche a me di comprare cd o dvd che non ne vogliono sapere di uscire dalla loro custodia, e questo mi fa innervosire perche sempre con i piu preziosi succede...
bhe in ogni caso se il dvd si è danneggiato era suo diritto che gli venisse restituito in quanto lui non ha comprato il dvd, ma bensi la licenza e quindi puo avere tutti i supporti che vuole.
Inoltre qui c'è da parlare della copia di backup, cosa che, se non c'erano le protezioni tutto questo non avveniva...
tutto vero quello che dici,ma secondo me ci ha messo del suo...nell hardware succede di peggio fidati!!!

Fabioamd87

Quotebhe questo è vero, ma a volte capita anche a me di comprare cd o dvd che non ne vogliono sapere di uscire dalla loro custodia, e questo mi fa innervosire perche sempre con i piu preziosi succede...
bhe in ogni caso se il dvd si è danneggiato era suo diritto che gli venisse restituito in quanto lui non ha comprato il dvd, ma bensi la licenza e quindi puo avere tutti i supporti che vuole.
Inoltre qui c'è da parlare della copia di backup, cosa che, se non c'erano le protezioni tutto questo non avveniva...
rileggendo capisco di essermi spiegato proprio male...  :laugh:

volevo dire che se la copia di backup era lecita tutto questo non succedeva!  :prof: